“Leadership Evolutiva” è ormai alle porte!

Si terrà domani la quinta tappa della Scuola per Equilibristi Sognatori, il percorso formativo che quest’anno sta facendo scoprire a manager e imprenditorinuovi modi di essere Leader, donando loro nuove consapevolezze e nuovi strumenti per gestire efficacemente i loro collaboratori.

Siamo davvero emozionati per questa tappa, perchè “Leadership Evolutiva” è un appuntamento speciale: non solo perchè avremo con noi Daniele Cassioli, il più grande sciatore nautico paralimpico, 100 volte campione e detentore di record mondiali, ma anche perchè questo evento sarà un’esperienza sensoriale.

Grazie ad attività sorprendenti, potrete percepire il mondo “con occhi nuovi” e imparare ad adattare le vostre modalità di gestione e relazione alle caratteristiche dell’altro, per favorire l’espressione del potenziale dei vostri collaboratori, in una giornata di apprendimento e crescita ricca di emozioni.

Dopo la formazione, potrete inoltre partecipare alla cena di beneficenza organizzata dall’Associazione per l’avviamento allo sport dei bambini non vedenti presieduta da Daniele Cassioli: un momento speciale per fare del bene e immergersi ancora di più nelle emozioni della Scuola per Equilibristi Sognatori.

Daniele Cassioli: molto più di un campione

Sarà Daniele Cassioli la vostra guida nel mondo della Leadership Evolutiva: campione di sci nautico paralimpico e non vedente dalla nascita, si è avvicinato allo sport da bambino e ad oggi vanta una lunga lista di successi e record in ambito sportivo.

Ma Daniele è molto di più di un campione: scrittore di “Il Vento Contro” e “Insegna al Cuore a Vedere”, è anche fondatore dell’Associazione Real Eyes Sport, che gestisce progetti per avviare allo sport i bambini con disabilità visiva.

Negli anni il suo impegno nella formazione si è esteso anche all’ambito professionale: ora si dedica anche ad attività di life coach e alla formazione alle aziende a livello nazionale e internazionale.

Con la sua storia di vita e il suo naturale umorismo, Daniele Cassioli è l’emblema di come trasformare una difficoltà in un’opportunità di crescita e di successo.

Ecco perchè sarà lui il formatore di questa tappa della Scuola per Equilibristi Sognatori, di cui ci fornisce qualche anteprima in questa bella intervista.

L’intervista a Daniele Cassioli

Uno dei più grandi sciatori nautici paralimpici, ma anche formatore e scrittore: cosa ti ha spinto ad unire, alla sola carriera sportiva, anche le altre esperienze? In che modo ritieni che la tua storia possa essere d’ispirazione per altri?

Diciamo che nella vita ho avuto la sfortuna o il privilegio di vivere tante dinamiche: la cecità, lo sport e poi la scrittura e la formazione.

Essere cieco o sportivo però non sono cose che sono statiche, ti accompagnano sempre: sono stato un adolescente non vedente, un ragazzo poi di 19 anni a cui da un’università è stato detto: “Qui da noi non è possibile far laureare una persona che non vede”. Poi sono stato lo sportivo che ha perso delle gare e, crescendo, il campione affermato, almeno nel suo piccolo mondo dello sci nautico.

Quindi le traiettorie si sono intrecciate e a volte divise e mi hanno dato tantissimo, pur avendo reso a volte la mia vita più faticosa.

Non si possono scindere i vari elementi e la mia ambizione è quella di portare, anche grazie a una preparazione sulla quale sto investendo sempre di più, tutto ciò che queste peculiarità mi hanno trasmesso e insegnato.

Nella quinta tappa, i nostri partecipanti faranno esperienza diretta del progetto “Spazio al Gesto”, ospiti della Scuola Calcio Delfini: ci parli di questo progetto? Da dove nasce?

Il progetto nasce da Real Eyes Sport, www.sportrealeyes.it che ho scelto di fondare qualche anno fa quando mi sono reso conto del fatto che chi nasce con una disabilità fa prima il malato e poi il bambino.

Grazie ai miei genitori ho vissuto un’infanzia e giovinezza comunque a contatto con il gioco e il movimento e ho voluto tradurre la mia esperienza in qualcosa di tangibile e che potesse divenire un sistema, una struttura capace di portare avanti ciò che empiricamente ho scoperto crescendo.

L’associazione propone campi estivi, invernali e attività continuative proprio per portare il prima possibile i giovani con disabilità a fare quello che gli altri naturalmente vivono: giocare all’aria aperta, fare una garetta e allenarsi divertendosi con gli amici.

Spazio al Gesto è un’attività continuativa che attualmente è presente in 14 città d’Italia e permette ad un centinaio di famiglie con figli non vedenti di uscire di casa per almeno due sabati al mese, per andare a giocare con gli amici.

Quali sono, secondo te, le caratteristiche imprescindibili per un manager che vuole diventare un “Leader evolutivo”?

Io penso che il primo vero obiettivo sia sempre quello di allenare la predisposizione a mettersi in gioco e in discussione. Questo me l’ha insegnato lo sport; se pensi di essere sufficientemente bravo è lì che perdi le gare perché le sottovaluti o smetti di allenarsi con l’intensità necessaria.

E un’altra cosa per me significativa è coltivare la capacità di ricordarsi da dove si è partiti, rispettando così chi non è ancora arrivato o mai arriverà dove noi ci sentiamo in questo momento.

Spesso ho la percezione che più si cresce in azienda o come imprenditori e meno si rimane flessibili, forse perché il modello di ragionamento è: quello che sono mi ha portato fino a qui quindi tiro dritto per la mia strada.

Nell’evoluzione moderna del lavoro tirare dritto rischia sempre di più di generare distacco, elemento mai utile in un team o in una organizzazione.

Approfondisci questo tema leggendo “Leadership Evolutiva: alla scoperta del potenziale”

Per concludere, ci lasci una frase che racchiuda il perchè un leader dovrebbe venire alla quinta tappa della Scuola per Equilibristi Sognatori 2024?

Siamo attratti da ciò che è simile e impariamo da ciò che è diverso. Per questa quinta giornata, con lo staff di SCR abbiamo preparato davvero… qualcosa di diverso.

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