Vi ricordate il progetto Selection&Academy? Nel 2019 abbiamo lanciato questa nuova formula, che unisce la qualità del percorso selettivo di SCR ai nostri corsi di formazione mirata, per rispondere alle esigenze delle aziende di inserire e formare molte nuove risorse junior.
Uno dei progetti in cui abbiamo applicato il nostro servizio Selection&Academy è stato quello svolto con l’azienda SVAI, prestigioso gruppo del veronese specializzato nella fornitura sul territorio nazionale di prodotti e servizi tecnologici per la casa nei settori termoidraulico, dell’arredobagno, dei pavimenti e rivestimenti. Per loro abbiamo curato la selezione, la valutazione delle potenzialità e la formazione di più di dieci nuove risorse, che hanno formato un nuovo gruppo di commerciali Junior da affiancare al consolidato e riconosciuto staff di commerciali esterni che da anni operano in azienda.
Approfondisci il progetto condotto per SVAI leggendo “Il caso SVAI: una selezione…di valore”
A due anni dal termine del progetto, siamo tornati in azienda per capire i traguardi raggiunti dalle nuove risorse inserite, oltre che per toccare con mano la crescita dei collaboratori di SVAI, compresi i tutor e i referenti aziendali che, attraverso questo progetto, hanno avuto modo di mettersi alla prova anche nel coordinamento e nel training di nuove risorse.
Abbiamo inoltre incontrato i ragazzi inseriti, diventati ormai oggi Consulenti Commerciali di SVAI a tutti gli effetti, con autonomia e responsabilità crescenti. In particolare abbiamo parlato con Gabriele Onorato, oggi operativo nell’area di Trento, che grazie alla selezione di SCR è riuscito a far svoltare la sua carriera, focalizzata sull’ambito tecnico, verso l’area sales.
Nella sua intervista, ci racconta in che modo è cambiato il suo percorso professionale in questi anni e come è stato partecipare al progetto Selection&Academy dal punto di vista di un candidato.
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Circa due anni fa hai partecipato al percorso selettivo che ti ha portato ad entrare in SVAI come Consulente Commerciale, ma in precedenza avevi ricoperto ruoli molto tecnici: cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso in ambito commerciale? Trovi delle affinità tra le tue esperienze precedenti e il tuo ruolo attuale in SVAI?
Sono sempre stato affascinato dal ruolo di commerciale e questo l’ho capito grazie alla mia ultima esperienza lavorativa prima di entrare in SVAI. Ricoprivo il ruolo di capocantiere. Sono stato in trasferta in diversi Paesi europei, ognuno dei quali mi ha permesso di conoscere tantissime persone, culture, metodi di lavoro diversi con due fattori in comune tra loro: i valori e il rapporto umano.
Aver maturato un’esperienza nel settore tecnico mi ha insegnato ad avere curiosità nelle cose, ad usare la testa e non fermarsi di fronte ad un problema inerente ad un qualsiasi progetto.
Quindi, l’elemento chiave che unisce le mie precedenti esperienze con il ruolo attuale di commerciale in SVAI è il rapporto umano, di cui abbiamo riscoperto l’essenza e il valore fondamentale soprattutto a seguito dell’isolamento forzato determinato dalla pandemia. Chiunque, immagino, si è ritrovato nella situazione in cui “Non posso fare nulla. Non so cosa fare questo week end. Non posso ne viaggiare ne festeggiare con amici. Vorrei continuare a coltivare le mie passioni”.
Quali caratteristiche deve avere oggi una persona che vuole intraprendere una carriera nel commerciale? Ci sono state competenze che avevi maturato in precedenza che ti sono state utili nella tua nuova carriera?
Ecco, questa è la mia domanda preferita.
In questo periodo ho riscontrato una sorta di iperattivazione creativa in me che mi porta ad avere nuove idee di continuo, quasi come se nella mia mente ci siano degli interruttori che improvvisamente iniziano ad accendere le lampadine prima spente e sconosciute a me stesso. E sono convinto che ognuno di noi le abbia!
Credo si tratti di caratteristiche proprie di ciascuno da svelare. Come lo si può fare? Cercando di cogliere e mettere da parte, come se esistesse una sorta di cassetto virtuale nella nostra memoria, momenti della vita che possono essere di qualsiasi natura, lavorativa e non, anche quelli apparentemente banali come le risate tra due persone. Lo step successivo è quello di saper riconoscere in quale frangente e in quali occasioni utilizzare questi metodi che ci contraddistinguono di fronte a un cliente e soprattutto capire quale chiave di lettura del cliente potrebbe essere la più corretta per permetterci di essere riconosciuti come differenti e risultare non più dei meri commerciali che conoscono e vogliono vendere il prodotto, bensì delle Persone.
Ci tengo che sia durante l’orario di lavoro che al di fuori possa essere riconosciuto per il tipo di persona che sono e non esclusivamente come il consulente commerciale.
Vi faccio un esempio: da cosa è composta una melodia? Da una sequenza di note, alte e basse che l’ascoltatore però percepisce come un’unica entità armonica. Quindi, il rapporto tra un cliente e un commerciale, a mio parere, deve essere come una naturale melodia, generare sensazioni piacevoli, prima ancora di poter arrivare a concludere una trattativa. Compito del commerciale sarà poi personalizzare la melodia attraverso la sua intraprendenza, la sua passione, la cordialità, la capacità di ascoltare, perseverando e sognando in grande!
Come sei arrivato a questa opportunità? Quali possibilità hai visto nell’offerta che ti è stata proposta da SCR, per spingerti ad entrare nel percorso selettivo?
Come anticipato, ho girato molto e le varie esperienze oltre che formarmi professionalmente mi hanno insegnato ad osservare la vita da un’altra prospettiva: ovvero capire cosa volessi per il mio futuro e quale fosse la strada giusta da intraprendere per dare il via a quel futuro.
Ad un certo punto, quindi, mi sono chiesto se quello che stavo facendo era quello che volevo davvero e dopo una profonda riflessione ho riconosciuto che non era abbastanza e avevo bisogno di altri stimoli lavorativi. La bella notizia è che oggi, questi “altri stimoli” li ritrovo al 300% nel mio ruolo attuale.
Dunque, avrete capito che la ragione della mia scelta lavorativa è legata all’aver intravisto grandi possibilità di raggiungimento dei miei obbiettivi nel nuovo ruolo di commerciale.
Il percorso di Selection&Academy ha previsto una prima fase di selezione e una seconda di formazione in azienda: come ti sei trovato ad affrontare questo tipo di percorso? Avevi già partecipato ad iter selettivi e formativi simili?
In precedenza avevo partecipato ad altri iter selettivi, con tanto di prove, in diversi step. Ricordo perfettamente il momento in cui ho letto appunto di un “iter” di selezione. Non ho avuto nessun timore a doverlo affrontare nuovamente e per un attimo ho anche pensato che fosse come i precedenti. Non gli ho dato proprio peso e questo, forse, ha giocato a mio favore, rassicurandomi.
In realtà poi ho scoperto che è stato un percorso di selezione completamente differente.
Dopo aver superato i tre step ero molto soddisfatto e posso dire di essermi divertito nell’esperienza selettiva per come era stata organizzata. Penso che questo abbia avuto un ruolo rilevante e fondante, come la professionalità di SCR e soprattutto di SVAI che mi hanno trasmesso un’ottima impressione, in un’ambiente che per me era sconosciuto e non sapevo di fronte a quali persone mi sarei trovato.
Durante la fase di formazione, sono scattate le norme per il distanziamento sociale, perciò parte degli incontri sono stati svolti online: come è stato per te partecipare ad una formazione a distanza?
Per me restare fermo è come uccidermi. Ricordo che il primo mese di lockdown (2020), su di me non ha avuto un grande impatto. Nei mesi successivi, invece ho iniziato a sentire un profondo bisogno di interagire col mondo esterno e non è stato facile dovervi rinunciare.
Partecipare ad una formazione a distanza ci ha permesso, oltre che di apprendere le basi teoriche fondamentali per approcciarci al nuovo ruolo di commerciale in SVAI, anche di colmare quelle mancanze di relazione umana e sfruttare quei momenti di condivisione online per mantenere e sviluppare la relazione tra noi ragazzi che eravamo stati selezionati nei mesi precedenti. SCR e SVAI hanno giocato un ruolo essenziale anche durante questa condizione particolare di isolamento forzato e ci hanno aiutato a sentirci integrati alla grande famiglia di cui oggi, a tutti gli effetti, facciamo parte.
Da quasi due anni ricopri il ruolo di consulente commerciale: è come te lo immaginavi? Ci sono aspetti del tuo lavoro che non avevi previsto?
Non lo immaginavo proprio così. Non sapevo, fino in fondo, cosa volesse dire essere un commerciale.
Ciò che mi soddisfa ogni giorno è la costante scoperta di me stesso in diverse situazioni, l’importanza del ruolo, la preparazione tecnica e il grande rapporto che c’è con la SVAI, con i fornitori e cosa essenziale per me, il feedback positivo dei clienti che, dietro ad una figura del commerciale che vedono, oggi riconoscono Gabriele.
Lasceresti un consiglio a giovani come te che vogliono intraprendere una carriera in ambito commerciale?
Assolutamente sì!
Questo ruolo offre molta soddisfazione laddove ognuno di noi commerciali impara a scindere dall’idea di essere un dipendente e si approccia al ruolo come se l’azienda per cui lavora sia la propria.
Consiglio vivamente di intraprendere questo ruolo a tutte quelle persone che vogliono raggiungere i propri obbiettivi, che hanno voglia di mettersi in gioco e fare anche un “all in” e di cogliere una grande opportunità di crescita professionale e personale. Consiglio anche di imparare a riconoscere e sfruttare ogni potenzialità che ci appartiene, di qualsiasi natura (sport, culinaria, auto, moto).
Ringrazio tutto lo staff di SCR che mi ha selezionato introducendomi in questo percorso, ricordando con un sorriso i tantissimi e bellissimi momenti passati insieme, durante la formazione, e sperando che ce ne siano degli altri. Ringrazio soprattutto SVAI che ha creduto e crede in me, come negli altri colleghi.
Onorato di far parte di questa grande e meravigliosa famiglia!
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