È ormai passato un anno dalla nascita di PriMI, il primo modello di Analisi Organizzativa mirato alle Performance, fatto con le Persone. Creato in collaborazione con la società di consulenza direzionale Brogi&Pittalis, PriMI nasce a supporto delle PMI che hanno necessità di analizzare l’organizzazione interna e modificarla per adattarla ai nuovi obiettivi di business. Il progetto, che può coinvolgere diverse aree aziendali e adattarsi a diversi obiettivi di business, vuole rispondere alle nuove esigenze delle imprese, evidenziate dalla survey condotta da SCR e BP.
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E se il cambiamento e l’innovazione sono essenziali per le imprese, nemmeno noi siamo rimasti fermi: in questi mesi abbiamo studiato per adattare sempre di più PriMI alle nuove esigenze delle organizzazione, strutturando progetti per supportare nell’implementazione dello smart working in azienda o per la revisione e ottimizzazione di ruoli e organigrammi aziendali.
Vi abbiamo inoltre tenuto compagnia con i nostri approfondimenti legati al progetto, per farvi entrare ancora di più all’interno delle dinamiche organizzative e per mostrarvi i dietro le quinte di PriMI. Il progetto si divide in quattro fasi principali e utilizza strumenti approfonditi propri dell’analisi organizzativa, con una focalizzazione sia sui processi e sulla struttura, sia sulle persone, i loro ruoli e competenze. Se volete saperne di più su PriMI, ma vi siete persi i nostri approfondimenti, ve li riassumiamo qui.
Conoscere lo scenario per definire le priorità
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”
( Seneca)
Come ci sottolinea questa massima di Seneca, ancora prima di partire è fondamentale conoscere dove si vuole arrivare, così da poter pianificare correttamente il percorso di viaggio e avere tutte le provviste per farsi trovare preparati. Ecco perchè la prima fase del progetto PriMI è quella dell’analisi e della definizione degli obiettivi. dell’azienda. Il profitto non è infatti lo scopo ultimo dell’azienda, ma il naturale risultato di un’azione coerente e coordinata verso il raggiungimento di uno scopo definito.
Attraverso l’impiego di strumenti di analisi del contesto, il confronto con la direzione e il disegno del modello di business, i consulenti PriMI riescono ad identificare i veri obiettivi di sviluppo dell’impresa e a fare una pianificazione corretta delle azioni necessarie per raggiungerli.
Scopri in che modo leggendo l’articolo “Conoscere lo scenario per definire le priorità”
Conoscere l’azienda per migliorare l’efficienza: l’utilizzo della mappatura dei processi
Intervistare la direzione è molto importante per definire gli obiettivi di business, ma non è sufficiente a conoscere l’azienda. Per capire come l’organizzazione si muove al suo interno, i consulenti PriMI svolgono la mappatura dei processi, un’attività di analisi che permette di identificare, descrivere e documentare le modalità di funzionamento dei sistemi aziendali.
Fase fondamentale del progetto PriMI, la mappatura dei processi permette di fare ordine all’interno dell’azienda, induce a definire responsabilità e modalità per svolgere i compiti e stabilisce procedure interne comuni e condivise. In questo modo è possibile individuare le criticità del proprio core-business e dei processi aziendali e mettere in atto azioni per correggerle nelle fasi successive del progetto PriMI.
S.I.P.O.C.: un efficace metodo per la mappatura dei processi
La mappatura dei processi aziendali viene svolta dai consulenti PriMI attraverso la metodologia S.I.P.O.C. Acronimo di Suppliers – Input – Process – Outputs Customer, la S.I.P.O.C. permette di costruire il processo aziendale indentificandone gli attori e i vari passaggi. Attraverso l’utilizzo di schemi e post-it, permette di individuare anche in maniera visiva eventuali sovrapposizioni, mancanze, sprechi, in generale, deficit nell’impiego di tempo e risorse. Sarà così chiaro su quali passaggi sarà necessario intervenire nelle fasi successive del progetto per migliorare l’efficienza dell’azienda nel suo complesso.
Revisione di Job Description e Organigramma: come non “perdersi” nei processi di riorganizzazione aziendale
Arrivati alla terza fase del progetto PriMI, i nostri consulenti si concentrano ora sulla costruzione di una struttura aziendale a sostegno degli obiettivi di sviluppo. Vengono così identificate le posizioni chiave attraverso l’analisi e la revisione dell’organigramma aziendale e delle Job Description.
La definizione delle Job Description permette di individuare le responsabilità, le attività necessarie e le competenze tecniche e trasversali necessarie a ricoprire un determinato ruolo in azienda. Con l’organigramma invece è possibile tradurre in uno schema le responsabilità e il flusso di lavoro, per poter notare, ancora più nel dettaglio, sovrapposizioni, mancanze o disorganizzazione su cui andare ad agire. In questa fase di arriva quindi ad una consapevolezza completa dell’azienda come è oggi e si inizia a ristrutturare l’organigramma aziendale per adattarlo alle nuove attività, obiettivi e responsabilità.
Fase 4: dallo sviluppo dei progetti al cambiamento
L’ultima fase di PriMI è quella delle scelte strategiche, della messa in atto dei cambiamenti ipotizzati, in una sola parola: del cambiamento. Arrivati al termine del progetto, l’azienda insieme ai consulenti PriMI sarà chiamata a sperimentare le soluzioni proposte, correggerle in corso d’opera, implementare tecniche di project management efficaci e pianificare percorsi formativi e piani di crescita e carriera.
In sintesi, obiettivo di questa fase è applicare la migliore strategia possibile per portare l’azienda sulla strada della crescita.
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Il progetto PriMI, così come è costruito sulla base di queste quattro fasi, può essere adattato a diversi tipi di organizzazioni, messo in atto riguardo ad aree specifiche dell’azienda o declinato sulla base degli obiettivi di sviluppo della direzione. I consulenti PriMI, lavorando fianco a fianco con gli imprenditori e l’azienda nel complesso, metteranno le loro competenze specialistiche al servizio della crescita e dello sviluppo dell’azienda.
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