Great Resignation, Big Quit, Quiet Quitting: termini che ormai sentiamo quotidianamente e che provano a definire come in questi ultimi anni sia cambiato l’approccio che le persone hanno con il mondo del lavoro. Se le ultime crisi economiche ci avevano abituati ad una certa immobilità – con meno opportunità professionali e una scarsa disponibilità delle persone a lasciare lavori sicuri per intraprendere nuove strade – in questi ultimi anni si è assistito ad un radicale cambio del paradigma, che spinge le persone a volersi rimettere in gioco, lasciando un posto di lavoro che non soddisfa più completamente e cercando nuovi contesti e opportunità più in linea con i propri valori ed esigenze.
Molte aziende si sono trovate impreparate di fronte a questo forte cambiamento e solo ora stanno adattando le proprie politiche di gestione del personale per attirare e trattenere i i migliori talenti. Ma i candidati? Sono davvero pronti a rimettersi in gioco nel mercato del lavoro?
Ricomincia dal Personal Branding
In questi ultimi anni, molte più persone stanno cercando nuove opportunità professionali; per questo, ci si troverà a dover “competere” con più candidati per le opportunità disponibili e diventa essenziale presentarsi al meglio e distinguersi dagli altri per aumentare le probabilità di essere scelti.
Inoltre, mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro, soprattutto in casi in cui non lo si è fatto per molto tempo, può rivelarsi complesso e far sorgere dei dubbi: “Come aggiorno il mio CV?” “In quali ruoli posso spendere al meglio le mie competenze?” “Come mi faccio notare tra i tanti candidati?” “Come faccio una bella impressione al colloquio di lavoro?”
Proprio per rispondere a queste domande, permettere alle persone di conoscere e valorizzare le proprie potenzialità o indirizzarle nella ricerca di un nuovo lavoro, nasce il percorso formativo di SCR “Personal Branding e Immagine Professionale“.
“Personal Branding e Immagine Professionale”: ecco percorso formativo di SCR
È un percorso individuale, che si adatta alle esigenze e agli obiettivi che la persona vuole raggiungere e che parte dalla definizione delle caratteristiche del singolo individuo, per valorizzarle e aiutarlo a costruire una propria identità professionale unica.
In quattro tappe, questo percorso guida la persona nell’esplorazione dei propri punti di forza e spazi di miglioramento, le permette di sperimentare come gestire un colloquio di lavoro ottenendo importanti indicazioni da esperti head-hunter e fornisce consigli utili per potenziare il proprio personal branding online e offline.
Si compone di quattro moduli, che possono essere svolti in presenza o a distanza:
- Orientamento professionale: conoscere il proprio “stile”, individuare punti di forza e spazi di miglioramento e capire in quali ambiti essere spendibili nel mercato del lavoro
- Personal Branding: conoscere le regole del gioco per differenziarsi nel mondo del lavoro e comunicare la propria unicità online e offline.
- La palestra dei colloqui: chi dice che allenarsi toglie spontaneità? Simulazioni di colloqui con un head-hunter.
- Lavoro Cercasi: consigli da consulenti esperti su come muoversi attivamente nella ricerca di un nuovo percorso di carriera.
Inoltre, nei tre mesi successivi alla fine del corso, è possibile usufruire di un quinto incontro con i nostri consulenti, per confrontarsi su cosa è cambiato, ottenere ulteriori consigli per migliorare nella ricerca di un nuovo lavoro o avere suggerimenti per prepararsi ad un primo colloquio in azienda.
Per maggiori informazioni, visita la nostra pagina o scrivici a info@scrconsulenza.it
I vantaggi di lavorare sul proprio Personal Brand
Iniziare a curare il proprio Personal Branding non è utile solo nel caso si stia cercando un nuovo lavoro. Tutti infatti, volenti o nolenti, abbiamo un nostro “brand”, formato da tratti distintivi che influenzano la nostra reputazione online e offline. Lavorare per migliorare il proprio Personal Branding significa quindi prendere il controllo di come gli altri ci vedono, valorizzando i propri punti di forza essendo al contempo consapevoli di quali sono i propri spazi di miglioramento su cui lavorare.
Ecco quindi alcuni buoni motivi per lavorare sul proprio Personal Brand.
Conosci te stesso
Un buon personal branding parte prima di tutto da una profonda conoscenza di se stessi, dei propri punti di forza e spazi di miglioramento e da un’attenta riflessione sul cosa si vuole trasmettere all’esterno. Proprio per questo, lavorare sulla definizione di un proprio personal brand stimola la riflessione su di sè, permette di individuare quali sono le proprie caratteristiche distintive e capire come valorizzarle.
Raggiungi i tuoi obiettivi professionali più facilmente
Che i tuoi obiettivi siano di raggiungere più clienti, ottenere una promozione o un nuovo lavoro o ampliare il tuo network professionale, avere un personal brand focalizzato ti permetterà di valorizzare e comunicare al meglio le tue capacità e potenzialità, migliorando l’opinione che gli altri hanno di te e aiutandoti così ad attivare nuove opportunità.
Leggi anche: “La strada per il successo è costellata di Personal Branding”
Ti distingui dai tuoi competitor
Liberi professionisti, imprenditori, candidati in cerca di nuove opportunità: tutti si trovano a dover competere nel mercato del lavoro con altri professionisti per ottenere l’attenzione degli stessi clienti o datori di lavoro scelti come target.
In questo caso, curare il proprio personal branding permette essere riconoscibile e di distinguersi così dalle persone che lavorano nello stesso settore o che hanno maturato competenze simili.
Allarghi il tuo network
Emergere come professionista, distinguersi in ambito professionale e diventare una figura di riferimento in un determinato settore hanno come conseguenza una maggiore visibilità e l’ampliamento della propria rete di contatti. Questo permette di sviluppare vere e proprie connessioni, attirare persone che potranno influire sulla tua carriera o sulla tua crescita professionale e poter così entrare in contatto con nuove persone.
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