L’evento “Selezione a Gravità Zero“, con cui SCR aprirà una nuova stagione professionale ricca di iniziative, vedrà sul palco diversi relatori che tratteranno argomenti relativi alla selezione del personale da un nuovo punto di vista.
Silvia Zanella e David Bevilacqua ci hanno già svelato, nelle loro interviste, qualche anteprima dei loro interventi, in cui parleranno di employer branding e delle nuove generazioni di lavoratori.
A salire sul palco per terzi saranno Alice Alessandri e Alberto Aleo, consulenti aziendali che nel lavoro formano la coppia “Passodue”. Dopo più di quindici anni di esperienza come manager e imprenditori, Alice e Alberto hanno deciso di intraprendere la carriera consulenziale e nel 2011 hanno fondato Passodue, uno studio di consulenza e formazione in ambito marketing, leadership e sales management. Autori dei volumi “La Vendita Etica” e “Business In Love” e redattori del blog “Diario di un Consulente“, sono tra gli esponenti e i portavoce della Business Ethics in Italia. Questa disciplina, conosciuta attraverso la collaborazione con università e docenti statunitensi, comprende i principi, i valori e le norme che guidano i comportamenti degli individui all’interno delle organizzazioni ed esamina i problemi morali che possono sorgere in ambiente lavorativo.
Nel loro speech all’evento “Selezione a Gravità Zero” trasporteranno il concetto di amore nel contesto lavorativo e ci parleranno di “Business in Love“, ovvero dell’importanza di curare le relazioni all’interno dell’organizzazione, facendo “innamorare” i collaboratori. In questo modo, saranno i collaboratori stessi a diventare ambassador dell’azienda e a migliorare la reputazione dell’azienda, diventando influencer e portando benefici in termini di nuovi potenziali clienti e collaboratori.
Abbiamo coinvolto Alice e Alberto in una doppia intervista, per approfondire la Business Ethics, disciplina alla base del loro approccio consulenziale, e per avere qualche anteprima sul loro intervento. Ecco come ci hanno risposto.
Siete tra i portavoce della Business Ethics in Italia: perché l’etica è così importante in un modello di business?
Alberto – Per fortuna ci sono sempre più aziende e persone che hanno integrato l’etica nel loro business model come elemento strategico. Lo hanno fatto perché è ormai sempre più evidente, anche per gli analisti più cinici, che se tratti bene i tuoi clienti, i collaboratori, la società e l’ambiente, questo non può che portare a relazioni più stabili, maggiore produttività, incremento di reputazione e, in ultima analisi, migliori risultati economici.
Il vostro primo libro parla di vendita etica. Spesso le parole vendita e etica non vengono nemmeno avvicinate, mentre voi le avete unite. Perché?
Alice – I venditori sono comunemente visti come individui interessati e un po’ spietati. Quando abbiamo scritto La Vendita Etica, si parlava già in diversi ambienti di ritorno dell’etica in economia per risolvere la crisi di fiducia dei mercati. Noi abbiamo pensato che fosse giusto analizzare il tema dal “basso” cioè dal momento finale di relazione con il mercato: quando il prodotto o il servizio devono essere trasferiti al cliente. Se fossimo stati in grado di dimostrare che questo scambio poteva avvenire eticamente, anzi, che grazie all’etica sarebbe stato più efficiente, allora anche tutti gli altri momenti della vita in azienda ne avrebbero goduto. E, di fatto, per molti dei nostri clienti è avvenuto esattamente così.
Il vostro intervento ci parlerà di Business in Love: di cosa pensate che si innamorino, oggi, le aziende? E i candidati?
Alberto – Le persone sono alla ricerca di soddisfazione a bisogni che non sono più soltanto materiali.
Vogliamo emozionarci, dare voce ai nostri valori, essere coinvolti in una missione più grande che faccia del bene non solo a noi stessi.
Vale per gli acquirenti come per i collaboratori (che dovrebbero essere considerati i primi clienti di un’azienda). Per questo è importantissimo lavorare sull’incrocio tra scopi dell’azienda, motivazioni e obiettivi personali dei suoi interlocutori.
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