Si avvicina sempre di più l’inizio della seconda edizione della Scuola per Equilibristi Sognatori, con la prima tappa in arrivo a gennaio 2024.
Anche quest’anno, sarà un percorso in sei tappe, ricco di esperienze uniche, location suggestive e soprattutto formatori d’eccezione, che partiranno dalle loro esperienze e competenze per guidarvi alla scoperta di un nuovo modo di essere leader.
Per la prima tappa, che si terrà il 26 gennaio, saremo ospiti del suggestivo Monastero benedettino dell’Immacolata Concezione in provincia di Arezzo, uno dei due Monasteri sotto la sapiente guida di Madre Noemi Scarpa.
Proprio Madre Noemi, accompagnata dall’immancabile Suor Myriam, saranno le formatrici che vi guideranno alla scoperta della ricetta perfetta per la Leadership Gentile, con cui gestire persone e conflitti e motivare i collaboratori con empatia, ascolto, ma anche autorevolezza.
Chi sono Madre Noemi e Suor Myriam
Già volti noti agli eventi di SCR, Madre Noemi e Suor Myriam sono il perfetto esempio di una leadership gentile e allo stesso tempo autorevole.
Ex giocatrice di basket di serie B, Madre Noemi Scarpa ha dato una svolta alla sua vita quando ha deciso di dedicarsi alla vita monastica. Autorevole ed empatica, negli anni ha approfondito temi di psicologia, psicoterapia e benessere individuale ed è diventata Life Coach e Counselor. Oggi guida il Monastero con un approccio integrato, che ha saputo unire tradizione e innovazione.
Suor Myriam D’Agostino, un vero e proprio “ciclone in convento” per la sua energia e vitalità, si è laureata in Filosofia, Teologia e Giornalismo ed è diventata la prima ed unica monaca nell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria. Insieme a Madre Noemi, gestisce il Monastero con un approccio innovativo e ha aperto le porte per una comunicazione nuova del Monastero, al passo con i tempi e i nuovi strumenti tecnologici ma senza mai dimenticare i valori profondi.
Insieme, il 26 gennaio vi guideranno alla scoperta di come essere un Leader Gentile, motivando le persone grazie all’empatia e all’ascolto, gestendo i conflitti in modo costruttivo ed ispirando i collaboratori con autorevolezza e umanità.
In uno dei nostri incontri, abbiamo chiesto loro di svelarci qualche anteprima sulla tappa formativa che apre la Scuola per Equilibristi Sognatori; ecco come ci hanno risposto.
Intervista a Madre Noemi e Suor Myriam
Madre Noemi e Suor Myriam, ormai siete un volto conosciuto agli eventi di SCR; infatti, dopo essere state nostre formatrici alla Scuola per Equilibristi Sognatori dello scorso anno, vi incontreremo di nuovo nella tappa di apertura di questa seconda edizione, dove parlerete di Leadership Gentile. Come si lega il tema della Consapevolezza Emotiva (argomento affrontato lo scorso anno) con la Leadership Gentile? E quali altre competenze oltre a questa sono necessarie per essere un Leader Gentile?
La consapevolezza emotiva è una delle competenze necessarie per un Leader Gentile, in quanto permette di essere in contatto con sé, con il proprio sentire nel momento presente dando centratura nei diversi ambiti della vita lavorativa in cui il leader si trova, elemento indispensabile ad affrontare le inevitabili complessità che possono generarsi nel quotidiano. Altre competenze necessarie sono sicuramente l’ascolto attento, la capacità di sintesi, la gestione dei conflitti, la progettualità, uno sguardo attento al futuro.
Solo negli ultimi anni si è iniziato a parlare dell’importanza della Gentilezza nella leadership, in contrapposizione al “vecchio” modello dirigenziale che vedeva il leader come colui che assume una posizione di potere e attento solo ai risultati. In che modo invece la Gentilezza è una risorsa importante per i leader?
La gentilezza è una risorsa importante nella vita di un leader che necessariamente si trova a vivere un alta frequenza relazionale all’interno del suo contesto lavorativo. La gentilezza favorisce la costruzione di relazioni sane, e inevitabilmente all’interno di un team avere sane relazioni favorisce anche la realizzazione di un progetto lavorativo.
Approfondisci questo tema leggendo “Omaggio alla Gentilezza: il nuovo paradigma della leadership”
Nella vostra esperienza alla guida di un Monastero, ci sono state situazioni in cui la Gentilezza è stata fondamentale per gestire le persone e la complessità dell’organizzazione? Ne condividereste una con i nostri lettori?
La gentilezza è fondamentale nei contesti in cui le relazioni sono molteplici, poiché attraverso di essa si favorisce la conoscenza reciproca, il rispetto, l’ascolto, e questo vale soprattutto quando possono esserci momenti di conflitto o divergenza di opinione.
Nella nostra Regola credo che il versetto che San Benedetto usa per descrivere l’ Abate “sia più amato che temuto” possa esserne un’ottima sintesi.
Per concludere, riassumete in una frase perché un leader dovrebbe partecipare alla prima tappa della Scuola per Equilibristi Sognatori 2024.
Partecipare a questa prima tappa vi aiuterà a scoprire come la gentilezza potrà permettervi di avere uno sguardo nuovi su voi stessi e su chi vi sta accanto.
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