Multinazionale statunitense nata nel 1954, Tweddle Group è presente in Italia da circa 10 anni, fornendo servizi di manualistica tecnica per importanti brand del settore machinery e automotive.  I servizi forniti sono finalizzati ad una migliore gestione del servizio di documentazione tecnica post vendita delle aziende clienti e vanno da manuali per l’assistenza tecnica delle macchine, per la validazione, a manuali per la manutenzione, cataloghi ricambi cartacei ed elettronici, sistemi software per la diagnostica e portali per la gestione della documentazione tecnica.

Sin dal nostro primo incontro con l’azienda, quello che ci ha colpito di Tweddle, oltre alla componente innovativa delle soluzioni che propongono, è l’attenzione alle dinamiche interne al team, con una forte predisposizione al lavoro di squadra e la volontà di mantenere un clima organizzativo stimolante e contraddistinto dalla collaborazione. Caratteristiche che abbiamo riscontrato anche nell’area IT dell’azienda, dedicata alla realizzazioni delle soluzioni tecniche e e informatiche, e che ritroviamo nelle parole di Cristiano Amadei, IT Manager di Tweddle, che abbiamo incontrato in occasione dell’avvio di un nuovo percorso selettivo come PHP Developer.

Nella sua intervista, abbiamo approfondito i compiti e le responsabilità, ma anche le opportunità di crescita e di sviluppo, del futuro PHP Developer di Tweddle. Il racconto di Cristiano Amadei ci porta dietro le quinte dei progetti e delle soluzioni informatiche dell’azienda e ci fa capire cosa significa lavorare all’interno di Tweddle.

Come sei arrivato in Tweddle? Quali sono le caratteristiche che ti hanno colpito e quindi convinto ad entrare in azienda?

Sono arrivato in Tweddle Group dopo essere stato contattato da un headhunter e aver partecipato alla selezione. All’epoca ero IT Manager presso un’azienda dell’industria chimica. Mi incuriosì subito l’ambito operativo dell’azienda, la sua storia ed il fatto che si trattasse di una azienda statunitense, leader nella gestione dei contenuti tecnici, principalmente nell’ambito dell’ automotive. Durante i colloqui, emerse fin da subito che la figura ricercata non era chiamata ad una semplice gestione degli aspetti tecnologici dell’azienda, ma soprattutto ad organizzare e implementare soluzioni informatiche innovative, aspetto che molte volte è più millantato che reale. Ma per Tweddle un aspetto realmente prioritario.
Questo, insieme ad un ambiente lavorativo molto sereno e di grande coesione mi ha colpito sin da subito. Inoltre l’opportunità di misurarsi con clienti di rinomata fama e progetti estremamente complessi mi ha portato ad accettare il ruolo ed a provare ricambiare la fiducia riposta in me.

Ci puoi raccontare un progetto su cui hai lavorato che ritieni particolarmente interessante?

E’ difficile sceglierne uno in particolare. Dei molti progetti dove ci hanno visti coinvolti, posso citare il progetto della realizzazione di una PWA per Maserati, dove abbiamo portato la condivisione delle informazioni tecniche sulle nuove piattaforme mobile. Un altro progetto a cui sono fortemente legato e la nuova piattaforma modulare che abbiamo realizzato e che sta riscontrando i pareri favorevoli di molti clienti. Ancora, potrei citare le soluzioni di IoT (Internet of Things) per la gestione di apparecchiature da remoto, che abbiamo integrato con le loro macchine, distribuite in tutto il mondo.

Nei nostri progetti lo stimolo maggiore è dovuto al fatto che siamo chiamati a creare soluzioni tecnologicamente avanzate, che diventano veri e fondamentali strumenti di lavoro per i nostri clienti. Quello che realizziamo è frutto delle esigenze attuali, dove le aziende sono portate a trasformare processi antiquati in innovazioni tecnologiche all’avanguardia. Tweddle mette a disposizione dei suoi clienti e dei suoi dipendenti un know how unico per la gestione dei contenuti tecnici. Le nostre soluzioni rendono le informazioni tecniche fruibili, accessibili e connesse con le nuove tecnologie.

Il nostro obiettivo è condividere e connettere, trasformare i contenuti in strumenti e in valore, innovare i processi e le metodologie troppo spesse legate ad una operatività acquisita ma non più performante.

Sinceramente, non vedo stimolo maggiore di quello di creare vera innovazione, per chi si occupa di Information Technology e programmazione.

Cosa significa essere nel team IT di Tweddle?

Significa far parte di un gruppo di lavoro coeso, dove si condivide e si apprende, dove si lavora ma ci si diverte insieme. Realizzare applicazioni tecnologicamente complesse richiede un lavoro di squadra. Le competenze si possono acquisire soltanto con l’esperienza e la predisposizione all’apprendimento.

Oltre a questo, amiamo le persone curiose che, spinte dalla passione per il loro lavoro, non si limitano a svolgere il “compitino”, ma che cercano e voglio trovare nuove strade.
Nell’ultimo anno, il reparto IT di Tweddle ha partecipato a 3 corsi formativi: dallo sviluppo con framework Laravel, fino ai corsi di Inglese per livello di appartenenza, tutti in orari di lavoro e finanziati dall’azienda.

Quali caratteristiche ricerchi in una persona che deve entrare nel tuo team?

Cerco una persona curiosa, che abbia passione per il suo lavoro, che sia felice di fare il suo lavoro. Tendenzialmente preferisco persone che siano fortemente motivate ad apprendere, capaci di proporre soluzioni e idee, ma di rispettare quelle degli altri e di confrontarsi, con mentalità aperta, mettendo anche in dubbio le proprie convinzioni. Non cerco il fuoriclasse abituato a lavorare da solo, capace magari di virtuosismi tecnici ma poco propenso al lavoro di squadra; cerco piuttosto una persona che sappia fare teamwork, che cerchi con curiosità di migliorarsi e che sia capace di condividere con gli altri competenze e soluzioni. Una persona che trovi piacevole aiutare gli altri.

Nel nostro lavoro, pensare di essere “arrivati”, di non poter imparare nulla di più di quanto già imparato è sinonimo di persone che non hanno una profonda esperienza. Le tecnologie cambiano velocemente, si deve essere in grado di apprendere costantemente, così come si deve sapere delegare e credere nel lavoro degli altri.

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