“Alzati ogni mattina con l’obiettivo di fare qualcosa che ti porti più vicino al tuo obiettivo e vai a dormire assicurandoti di averla fatta.”
Non ricordo chi dicesse una cosa simile, se fosse una citazione di qualche scrittore famoso o di qualche film, sta di fatto che sicuramente suona molto bene come concetto. È una di quelle frasi che si potrebbero pubblicare sui social con la sicurezza di “tirare su” qualche like facile.
Di sicuro esistono persone che ci provano veramente a seguire questo dogma, e alcuni, persino, ci riescono. Con mio enorme stupore!
Ci sono, poi, tutti gli altri, quelli che ritengo più simili a me, che la mattina si pongono come primo obiettivo quello di non fare tardi in ufficio e che la sera si reputano soddisfatte se sono riuscita a fare la lavatrice, la spesa, le pulizia di casa e se sono riuscite a cucinarsi qualcosa di decente.
Vivo da sola, ho un lavoro stabile e dall’esterno posso dare l’impressione di una persona che ha tutta la sua vita sotto controllo. Tuttavia se dovessi dire che so esattamente quello che sto facendo, direi una bugia.
Guardando il mio curriculum, si potrebbe pensare che ho sempre avuto le idee chiare su ciò che desidero, sia sul punto di partenza che su quello di arrivo. Una persona, magari un/a Recruiter, potrebbe essere convinto che il mio sia stato finora un percorso lineare verso una meta. Dal mio punto di vista posso dire solo che tutto ciò che ho fatto, che sto facendo, e che ho intenzione di fare, l’ho sempre fatto con impegno e con trasparenza, senza cercare di presentarmi come ciò che non sono, indipendente dal contesto e dalle attività proposte.
A volte ci sono giorni in cui penso seriamente di aver intrapreso un percorso professionale in cui non mi riconosco e mi chiedo se mai mi ci riconoscerò ma, per indole non mi guardo mai indietro pentendomi delle mie scelte, di nessuna di esse. Ma, anzi penso ad ognuna come qualcosa di gratificante e arricchente.
Lo ammetto senza troppe difficoltà, non sono e forse non sarò mai il genere di persona che si alza al mattino pensando a cosa potrà fare quel giorno per perseguire il suo ideale di vita. Penso che il mio ideale di vita sia più una sorta di matassa ancora da sbrogliare, qualcosa che vedo formarsi nella mia testa step by step e che a volte, anzi spesso, si modifica insieme a me.
Forse io stessa sono troppo volubile e mutevole per focalizzarmi su qualcosa che ancora non conosco. Sento che la matassa si sta dipanando e, piuttosto che agognare ogni giorno verso un obiettivo da raggiungere con impegno, preferisco seguire il flusso delle mie scelte, a volte ponderate ed a volte meno. Ciò che vorrei poter fare è essere in grado di crescere ma anche riconoscere nel mio percorso che sono serena e semplicemente godermi quel momento senza desiderare altro.
“In un mondo che ci spinge all’eccellenza compiere errori è la vera trasgressione.”
Anche questa è una frase che credo di aver letto da qualche parte. Dal mio punto di vista più che fare schifo credo che la vera trasgressione sia fermarsi a prendere un respiro di sollievo. Ossia non puntare a tutti i costi ad una situazione migliorativa ma essere in grado di fermarsi, voltarsi a guardare la strada percorsa fino a quel momento e prendere un lungo respiro.
Forse non sarò ancora arrivata in cima alla montagna, ma vi assicuro che il panorama è meraviglioso anche da qui.
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