Nata nel 1966 per valorizzare le uve dei soci dell’Emilia-Romagna, il Gruppo Caviro si configura oggi come leader nel settore vitivinicolo per quota di mercato a volume, è il secondo produttore in Italia di alcol, il terzo produttore nel mondo di acido tartarico naturale e rappresenta con la realtà Caviro Sca la più grande Cantina D’Italia. Una struttura complessa e in continua crescita, costituita da società attive che spaziano anche all’esterno del settore agroalimentare, come dimostra Caviro Extra, azienda leader nel settore distilleria e servizi ambientali e una delle prime aziende in Europa ad aver implementato un’economia circolare con il recupero quasi totale dei rifiuti.

La crescita del gruppo, la forte attenzione all’ecosostenibilità, la spinta verso i mercati esteri hanno fatto sì che in questi anni aumentassero le complessità all’interno della società e rendessero necessaria la riorganizzazione di alcuni processi interni. La ricerca del CFO si è inserita quindi in un momento di cambiamento e di crescita aziendale.

È stata direttamente Caviro a contattarci condividendo le sue esigenze. “Non conoscevamo direttamente SCR” – ci svela Guido Allione, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione, “ma abbiamo avuto ottime referenze dai nostri partner commerciali che si erano già avvalsi del supporto della società in occasione di processi selettivi sul nostro territorio per figure di top e middle management.”

Sin dai primi incontri è emerso chiaramente come per Caviro fosse di fondamentale importanza non solo l’analisi delle competenze tecniche del professionista, ma soprattutto l’approfondimento delle soft skills in suo possesso. “Abbiamo ricercato la capacità di favorire il cambiamento all’interno di una realtà d’ufficio composta da colleghi estremamente competenti nella gestione delle attività amministrative quotidiane ma, probabilmente per mancanza di tempo, meno proattivi nell’attuare quell’efficientamento del processo amministrativo a cui tende l’azienda.”, ci racconta ancora Guido Allione.
Abbiamo quindi da subito pensato ad un percorso selettivo fortemente improntato all’approfondimento della personalità, delle competenze relazionali, di comunicazione e di leadership dei candidati, elementi su cui SCR si specializza da anni nell’ambito della selezione del personale.

La nuova sfida del 2020: una selezione svolta interamente a distanza

Sappiamo bene come le contromisure per combattere l’emergenza sanitaria abbiano portato ad una revisione dei processi aziendali. Anche questa selezione per un CFO, iniziata nel periodo tra febbraio e marzo, è rientrata in questa casistica, perciò abbiamo rivisto le fasi del percorso selettivo comunemente svolte in presenza con l’azienda.

“Il picco dell’emergenza Covid ci ha raggiunto proprio in occasione della fase di analisi della posizione” – ricorda Guido Allione – “pertanto abbiamo fatto la conoscenza della Dottoressa Risi, che ci ha seguito poi per l’intero percorso di selezione, direttamente online, privandoci così non solo del saluto formale, ma anche della famosa “gomitata” oggi tanto in voga.”

Grazie all’impiego di tecnologie di comunicazione a distanza, è stato possibile riprogrammare in poco tempo l’incontro sulla piattaforma virtuale, riuscendo a confrontarsi con i referenti di Caviro sulle necessità aziendali, sulla struttura interna e sulle competenze hard e soft necessarie al nuovo CFO per operare efficacemente nel contesto di Caviro. Questo ha portato alla stesura dei documenti di selezione, job description  e annuncio, che hanno guidato il team di head-hunter nella ricerca e selezione dei candidati.

La fase centrale del processo selettivo ha avuto solo in parte dei cambiamenti a causa del lockdown: il recruiting, con le fasi di screening dei CV e di contatto telefonico dei candidati, si è svolto come di consueto, utilizzando al massimo gli strumenti di comunicazione digitale per ritagliarsi delle occasioni di confronto interno, riuscendo così a rispettare le tempistiche della selezione comunicate in precedenza all’azienda. In questa fase, l’head-hunter non solo ha dovuto prestare particolare attenzione alla valutazione delle competenze tecniche dei candidati, ma si è anche confrontato con le paure e l’incertezza generate dalla situazione di lockdown, cercando di sondare, già da un primo contatto telefonico, la reale motivazione della persona riguardo a un cambiamento lavorativo.

Dopo un confronto con l’azienda in merito ai curriculum selezionati, si è passati alla fase dei colloqui; normalmente svolti in presenza, per Caviro abbiamo gestito i colloqui interamente in videocall, metodologia tuttavia non nuova ai consulenti di SCR che hanno sempre utilizzato gli strumenti di comunicazione a distanza qualora non fosse possibile incontrare di persona il candidato, come nel caso di professionisti residenti all’estero o molto distanti dalla sede dell’azienda.

Approfondisci il tema della selezione a distanza con l’intervista alle nostre head-hunter

Attraverso l’utilizzo di test psicoattitudinali, tecniche specifiche per superare la distanza naturalmente generata dallo schermo e ad un’attenzione per i “segnali deboli” che fanno intuire la personalità di chi ci sta di fronte, è stato possibile prevedere il comportamento del professionista in un determinato contesto e quindi proporre a Caviro candidati che fossero in linea con le skill richieste e i valori aziendali.

“Fortunatamente le fasi successive del processo fino alla presentazione dei candidati si sono svolte in presenza.” – continua a raccontarci Guido Allione, riferendosi alla successiva fase di colloqui in azienda, svoltasi dopo il termine del lockdown. “Questo ci ha permesso di approfondire la loro conoscenza valutandone anche l’aspetto empatico, arduo da rilevare a distanza con la barriera video”.

Il volano per una partnership duratura

Nonostante un percorso selettivo atipico (che però a distanza di pochi mesi è già diventato “normale”), l’azienda ha trovato una figura coerente con i suoi valori e che si  è potuta inserire efficacemente nel contesto non solo perché in possesso delle “competenze tecnico/organizzative proprie della funzione”, ma anche – come ci spiega Guido Allione – dell’ “attitudine manageriale insita nel ruolo del CFO di un grande gruppo, unitamente alla capacità di motivare i propri collaboratori e accompagnarli durante l’intero processo di cambiamento”.

Nata in un periodo piuttosto particolare, la selezione per la figura di CFO è stata solo la prima di una serie di collaborazioni tra il gruppo e SCR.

“L’organizzazione, l’efficienza e la tempestività riscontrate in occasione della prima ricerca e selezione condotta con SCR sono state talmente positive che oggi abbiamo affidato alla società altre ricerche in essere” – aggiunge Guido Allione.

Il Gruppo Caviro infatti, ormai indirizzato verso un percorso di crescita e sempre più spinto verso l’internazionalizzazione, “non solo investirà in tecnologia, ricerca e sviluppo, ma sulle persone, in quanto sono uno dei principali stakeholder della società, in linea con i principi etici del mondo cooperativistico e del bilancio di sostenibilità”.

In questo percorso SCR vuole accompagnare l’azienda come partner, per aiutarla a mantenere e sviluppare un team interno propositivo e in grado di affrontare con efficienza le sfide future.

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