I tempi sono cambiati. Anzi, sono in continua evoluzione.
E chi ricopre oggi un ruolo manageriale all’interno dei contesti organizzativi si trova ad affrontare situazioni sempre più incerte e imprevedibili, complessità sempre più sfidanti. Nuove modalità di lavoro e di stare sul lavoro.
Sono cambiate e stanno cambiando le persone, la cultura lavorativa e il valore che i lavoratori danno al benessere, al proprio “stare bene” e alla qualità della vita, con il work life balance che assume sempre più importanza e diviene prioritario.
In un contesto storico e sociale come quello che stiamo vivendo, lo stile di leadership “tradizionale” diventa inevitabilmente obsoleto, anacronistico e inefficace.
Le qualità e competenze richieste ai manager del 2023 sono inevitabilmente differenti da quelle dei decenni passati.
Fiducia, empatia, contatto umano, senso e significato, autenticità, creatività: queste parole rappresentano ciò che le persone oggi desiderano trovare nel proprio lavoro per amarlo e sviluppare senso di appartenenza; contratto stabile o stipendio non bastano più a motivare i propri collaboratori e a renderli efficienti sul lavoro, a generare benessere.
Di conseguenza, queste parole stonano anche con il “vecchio” modello dirigenziale che prevedeva l’assumere una posizione di potere, sfoderare la propria autorità, gestire e preoccuparsi solo dei risultati.
Il modello di leadership centrato sul “saper fare” e sul controllo oggi si trova a fare i conti con bisogni personali, emotivi e valoriali che necessitano di essere riconosciuti e nutriti e non possono essere ignorati. Pena il fallimento, anche in termini di risultato.
Leader di ieri e di oggi
La figura di manager freddo, solitario e accentratore, interessato solo alla performance è necessario che lasci il posto a quello di manager – guida: un punto di riferimento certamente fermo e presente, ma anche dotato di quella sensibilità e umanità che contribuiscono a creare motivazione e coinvolgimento.
Ed è questo ultimo punto che può fare davvero la differenza.
Sono queste qualità e competenze che fanno sì che un leader sia differente.
Gli obiettivi di risultato sono imprescindibili ma è il come si porta il team a quel traguardo che cambia tutto.
Il vero leader oggi è colui che crea altri leader, punta alla collaborazione, fiducia e autonomia; è consapevole del valore delle proprie persone e favorisce lo sprigionarsi del loro potenziale, affinché diventino migliori, possano offrire delle ottime performance e contribuire in modo significativo allo scopo dell’impresa.
Simon Sinek scrive :
“Il vero leader è colui che prima di poter ispirare e guidare qualcun altro, si lascia ispirare e cerca ispirazione dagli altri.”
Leadership positiva: saper essere, oltre che saper fare
Le teorie che promuovono il successo delle organizzazioni attraverso lo sviluppo di dinamiche interne che le rendono positive e felicemente funzionanti, sostengono infatti che “il leader positivo è consapevole del ruolo che esercita, sente la responsabilità che ha di influenzare gli altri e sceglie di influenzarli positivamente”.
Allo stesso modo il nuovo approccio della Leadership Trasformazionale sottolinea quanto la componente emozionale abbia rilievo nel legame che si crea tra l’organizzazione e i suoi componenti.
È una grande responsabilità? Sicuramente sì.
Soprattutto perché comporta un mettersi in gioco come persona, erodendo quella distanza data dalla gerarchia e dal ruolo, e ponendosi ad una “giusta vicinanza” al proprio team.
E affinché questo possa realizzarsi, è necessario che sia il manager stesso a riconoscere l’importanza del “saper “essere” oltre che del “saper fare”, che abbia per primo chiaro il proprio “perché” e sappia guardarsi dentro, attingere alle proprie risorse personali (oltre che professionali), riconoscerle, valorizzarle, svilupparle, anche riconoscendo i propri limiti e trovando il modo di affrontarli e superarli.
Per concludere questa riflessione sui leader di oggi, potremmo riadattare una famosissima frase di Ghandi:
“Siate il cambiamento che volete vedere nella vostra organizzazione, nel vostro team”.
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