Per quanti ragazzi e ragazze SCR è stata una delle prime esperienze lavorative dopo il percorso di studi! Basta infatti dare un’occhiata sul sito alla pagina Tirocinio per vedere tutti i giovani che, grazie alle convenzioni con le Università, hanno svolto il tirocinio professionalizzante. Molti che oggi sono diventati Recruiter hanno seguito proprio questo percorso, decidendo poi di continuare nella strada delle risorse umane.

E proprio ripensando al periodo di tirocinio, noi Recruiter ci siamo chiesti: come siamo “sopravvissuti” al primo ingresso nel mondo del lavoro? O meglio, quali sono state le strategie più utili per muovere i primi passi in questo nuovo contesto e quali consigli daremmo ai futuri aspiranti Recruiter?

Ne è nata così una semiseria lista di atteggiamenti e competenze trasversali utili per affrontare il primo ingresso nel mondo del lavoro con lo spirito giusto (nell’ambito delle risorse umane o nella consulenza, ma non solo!) e per fare in modo che lo stage diventi la migliore esperienza formativa possibile.

Una lista utile sia a chi sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro o si appresta a farlo e ha mille domande – ” come mi presento in un nuovo contesto?”, “come affronto le inevitabili difficoltà?” “come mi preparo alle prime settimane di lavoro?” – ma non solo; anche a chi si trova dall’altra parte, ovvero chi decide di accogliere in azienda giovani tirocinanti alle prime armi, questo elenco fornisce una finestra aperta su un universo di aspettative, speranze e paure che spesso popolano le menti di tanti stagisti.

Ed ora ecco la nostra lista di consigli.

Consigli di sopravvivenza per giovani stagisti

Spirito di osservazione

È di importanza fondamentale leggere il contesto aziendale già durante la fase di colloquio e raccogliere indizi sull’aria che si respira in azienda e su tutte quelle regole “non dette”, per evitare di presentarsi il primo giorno in giacca e tailleur quando i tuoi colleghi vestono t-shirt e All-Star. L’atteggiamento giusto per indagare il contesto è quello del Tenente Colombo dell’omonima serie televisiva (evitare tuttavia di prendere spunto dal suo outfit).

Ottima memoria (e un blocco per appunti)

L’obiettivo è non avere mai bisogno di farsi ripetere due volte la stessa cosa, soprattutto riguardo ai nomi dei colleghi. Il discorso vale anche per le password del pc, le procedure per utilizzare il gestionale, la localizzazione delle scorte di carta igienica. Per questo è consigliabile allenare la memoria (e rispolverare il famosissimo metodo dei loci di Cicerone) e avere il buon vecchio taccuino alla mano per prendere appunti.

Proattività

Dopo anni di libri e teorie è finalmente giunto il momento di mettere le mani in pasta. Cogliere al balzo tutte le opportunità che il tirocinio offre è un ottimo modo di mettersi alla prova sotto diversi punti di vista e capire cosa ci piace fare e cosa proprio non fa per noi sul lavoro.

Approfondisci questo tema leggendo la riflessione “Anche io mi chiedo quale lavoro farò da grande”

Sana ironia

La figuraccia è sempre in agguato, specialmente all’interno di un ambiente completamente nuovo. Impossibile prevenirla, meglio riderci sopra.

Problem solving

Si è fulminata una lampadina? Il tirocinante perfetto ha un cacciavite nella borsa per svitare il lampadario e sostituire il pezzo. È inoltre in grado di risolvere problematiche legate a condizionatori malfunzionanti, fotocopiatrici inceppate e capsule incastrate nella macchinetta del caffè. O, per lo meno, riesce a recuperare il numero per chiamare l’assistenza.

Disciplina e autocontrollo

Non è indicato svuotare il porta caramelle riservato ai clienti. Ricordarsi di mantenere un certo controllo anche riguardo al numero di caffè gentilmente offerti dall’azienda.

Mantenimento dell’autostima

La capacità di fare la domanda giusta nel momento giusto alla persona giusta è un’ottima risorsa, ma si rivelerà utile anche la capacità di fare la domanda sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato senza perdere 10 punti di autostima.

Cooperazione e spirito di gruppo

Riuscire a trovare la giusta modalità per inserirsi all’interno di un gruppo di lavoro è un ottimo modo per apprendere più in fretta, sapere a chi chiedere aiuto in caso di necessità e coltivare le relazioni con i colleghi: uno per tutti, tutti per uno!

 

Questi sono solo alcuni consigli per vivere al meglio le prime esperienze lavorative di tirocinio o stage e fare in modo che siano esperienze piacevoli e formative da un punto di vista professionale ma anche personale.
Quali sono i consigli più utili che vi sono stati dati al vostro ingresso nel mondo del lavoro? O cosa direste ad una persona alla prima esperienza lavorativa? Scrivetecelo nei commenti!

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