Sono ben due gli anni passati da quel giorno in cui ho aperto questo diario e ho iniziato a dare voce alla quotidianità di un Recruiter. Con il passare dei mesi e delle puntate, questo diario collettivo ha aperto le porte della mia professione, per certi versi ancora coperta di mistero e luoghi comuni, svelando i veri dietro le quinte della vita e del lavoro di un selezionatore, dagli sforzi necessari per trovare il candidato migliore, alle opportunità di confronto con l’altro e di crescita reciproca, fino al rapporto con i colleghi e con il team, fondamentale per il benessere personale e per il raggiungimento degli obiettivi. Il tutto sempre con uno sguardo anche rivolto verso l’esterno, ai cambiamenti del mondo e del mercato del lavoro, raccontati attraverso il filtro di un selezionatore che ogni giorno si confronta con imprese e professionisti.

Ma quanto sono cambiato in questi due anni.

Da “semplice” Recruiter, che vive la sua giornata dividendosi tra la ricerca dei candidati perfetti, l’organizzazione dei colloqui e il confronto e scambio continuo con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè, sono cresciuto, ho ampliato i miei orizzonti e le mie attività. Nel tempo, ho imparato che il lavoro dell’head hunter è molto più di cercare i candidati sui portali di ricerca, ma che è fatto di costanza, creatività e soprattutto da un complicato intreccio di relazioni. Mi sono messo in gioco e ho indossato altri panni al di sopra di quelli del Recruiter, trasformandomi di volta in volta in un detective, o in un organizzatore di eventi o in un adulto che guarda con occhio critico e curioso la nuova generazione che avanza.
Quest’anno, il cambiamento in atto nel mondo mi ha spinto ad adattarmi e a trasformarmi nuovamente e così mi sono fatto smart e ho raccolto le sfide e le opportunità che un’innovazione così radicale comporta, imparando a dividermi tra le distrazioni casalinghe e la necessità di mantenere il focus sul raggiungimento del risultato e facendo mio un nuovo modo di lavorare, toccandone con mano i limiti e le potenzialità.

E oggi, a che punto sono arrivato?

Direi che più che ad un punto, mi sento arrivato ad una virgola, al momento che indica una svolta verso qualcosa di nuovo che devi ancora leggere e scoprire.

Ogni giorno mi confronto con i cambiamenti che la situazione attuale comporta, con la necessità di rivedere i piani in tempi brevi per rispondere agli imprevisti, con le sfide emotive e organizzative di questo periodo. Dalla mia posizione, riesco a vedere in che modo si stanno muovendo le imprese e i candidati e quali sono le nuove esigenze che si stanno delineando in questo periodo: flessibilità, sicurezza, innovazione. Smart working e connettività a distanza sembrano essere le nuove parole d’ordine di un mondo che forse solo ora si sta davvero avvicinando alla tanto discussa Industria 4.0.

Non so ancora indicare con precisione quale sarà il mondo del lavoro di domani – chi lo può sapere, in questo periodo? – ma sicuramente stiamo andando verso un cambiamento radicale nella società intera, che modificherà le organizzazioni e il nostro modo di lavorare e che sicuramente avrà effetti anche sulla professione del Recruiter. Il cambiamento è sinonimo di evoluzione e crescita e io ho tutta l’intenzione di viverlo a pieno e continuare a raccontarlo e condividerlo nel Diario di un Recruiter.

Per ora però, è proprio il caso di dirlo.
Fine prima serie.

 

Recupera tutte le puntate della prima serie del Diario di un Recruiter:

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