Tornano i nostri appuntamenti con le testimonianze dei candidati di SCR, che nelle loro interviste ci permettono di dare un’occhiata dietro le quinte dei percorsi selettivi e degli inserimenti in azienda.

Questa volta non uno, ma ben due candidati ci apriranno le porte di Teddy spa, realtà che opera a livello nazionale e internazionale nel settore abbigliamento e che è titolare dei noti brand Calliope, Terranova e Rinascimento.

Grazie ad un network di contatti in comune e referenze positive, Teddy spa ha conosciuto SCR qualche anno fa e in lei ha trovato un partner affidabile che potesse rispondere alle sue esigenze di personale per l’area tecnica.
Il rapporto si è consolidato nel tempo e ciò ha portato all’inserimento di diverse figure nell’area tecnica, alcune con già qualche anno di esperienza alle spalle, altre neodiplomate o con esperienza minima nell’ambito; tutte comunque accomunate dalla volontà di continuare ad imparare e a crescere, accogliendo le sfide e le opportunità che il contesto di Teddy poteva offrire.

A raccontarci questo percorso e a presentarci com’è vivere quotidianamente la realtà di Teddy spa saranno Marco Giulianelli e Federico Brandinelli, due giovani candidati con formazione in ambito elettronico che qualche anno fa hanno superato il percorso selettivo e sono entrati a far parte del team di Addetti all’Assistenza Tecnica.

Ecco la loro doppia intervista.

Con SCR avete fatto un percorso di selezione che vi ha portati ad entrare nell’area tecnica di Teddy spa come Addetti all’Assistenza Tecnica; come vi siete trovati durante il percorso selettivo? E come è stato l’inserimento in azienda?

F.B.: Il percorso selettivo fatto con SCR è stato a mio avviso positivo, soprattutto dal punto di vista della comunicazione e della trasparenza, ma anche dal punto di vista “umano” e relazionale mi sono subito trovato bene. L’inserimento in azienda è stato stimolante e formativo, ho appreso tante cose nuove fin da subito e con grande entusiasmo, inoltre ho avuto la fortuna di trovare un ottimo clima interno in ufficio e grande spirito di collaborazione.

M.G.: Grazie al percorso intrapreso con SCR, sono riuscito ad entrare nella realtà del gruppo Teddy spa. È stato un percorso più lungo rispetto ad altri che avevo affrontato in precedenza, ma essendo più selettivo, sono riuscito finalmente a trovare il posto più adatto alle mie aspirazioni e questo mi è stato confermato nel momento che sono entrato in Teddy inserendomi in una bellissima realtà.

Cosa vi ha spinto a cambiare lavoro ed entrare in Teddy?

F.B.: Prima di entrare in Teddy lavoravo in una piccola azienda a 500 metri da casa, dove ricoprivo il ruolo di tecnico elettronico. Il lavoro era buono, ma non mi sentivo appagato in quanto non vedevo margini di crescita professionale. Quando mi è stato proposto di entrare in una grande realtà come quella di Teddy ho preso subito la palla al balzo e ho deciso di cambiare lavoro, quasi con una certa leggerezza, rinunciando anche ad alcune comodità (vedi la distanza) e accettando qualche piccolo sacrificio.

M. G.: Nel precedente lavoro ero riuscito ad instaurare meno relazioni; cercavo un ambiente in cui poter stringere buoni rapporti con i colleghi e la Proprietà.

Quali sono state le prime impressioni sull’azienda e sul lavoro? Nel corso degli anni, le avete confermate o avete cambiato idea?

F.B.: Venendo appunto da piccole realtà lavorative, il salto è stato notevole.

La cosa che mi ha sorpreso in modo positivo è stata la struttura organizzativa aziendale, dove tutti i ruoli sono ben definiti e ci sono appositi uffici per ogni tipo di mansione.

Nei piccoli ambienti lavorativi spesso non accade e a volte devi svolgere mansioni che vanno oltre la tua figura professionale, spesso improvvisando). L’azienda è molto attenta anche al welfare aziendale, ci sono tanti benefit per i dipendenti.

M. G.: Appena sono entrato in Teddy spa ho trovato l’aria che si può respirare in una grande famiglia. Negli anni quest’impressione si è confermata anche se, come in tutte le buone famiglie, ogni tanto occorre trovare un accordo tra punti di vista differenti.

In seguito all’apertura del nuovo stabilimento di Teddy, il vostro ruolo è cambiato: in che modo?

F.B.: Con l’apertura del nuovo Ce.Di di Gatteo il nostro ufficio è salito di livello nella scala gerarchica e organizzativa della Supply Chain. L’automazione e i processi che permettono la corretta movimentazione della merce in magazzino sono a diretta gestione del nostro ufficio. Pertanto il ruolo di tecnico è  fondamentale per il corretto funzionamento di tutto l’impianto e di conseguenza per il raggiungimento dei risultati di tutto il gruppo.

M. G.: Con il trasferimento nel nuovo Ce.Di il mio ruolo non è cambiato di molto, mentre sono invece cambiati i macchinari su cui lavoriamo.

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Per quanto riguarda il vostro ruolo, quali nuove competenze avete sviluppato?

F.B.: Ricoprire il ruolo di tecnico in Teddy mi ha permesso di consolidare le mie competenze pregresse e sviluppare nuove competenze trasversali.

Oltre al bagaglio tecnico che mi portavo dietro dai lavori precedenti e dagli studi, ho potuto sviluppare competenze nella gestione e approccio coi fornitori e aziende esterne, approvvigionamento materiali, il rispetto delle scadenze, gestione e confronto con le persone, problem solving, competenze linguistiche, competenze software, competenze meccaniche.

Grazie alle competenze acquisite e sviluppate negli anni, da Gennaio 2023 andrò a ricoprire un nuovo ruolo all’interno della Supply Chain, ciò significa che il lavoro fatto è stato utile sia per la crescita personale del dipendente che per la crescita aziendale.

M.G.: Cambiando interamente l’automazione, ho dovuto imparare a lavorare su nuovi macchinari ed anche se la logica rimaneva la stessa, ho aggiornato le mie conoscenze.

Quali sono le competenze più richieste nel mondo del lavoro?
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Quali competenze maturate in precedenza, invece, vi sono state utili per affrontare il nuovo lavoro?

F.B.: Ovviamente essendo un ruolo “Tecnico” bisogna avere una buona base di partenza da cui partire, che possono essere le nozioni acquisite durante gli studi o l’esperienza maturata sul campo. Indubbiamente bisogna avere una buona conoscenza dell’elettronica e dell’elettrotecnica, competenze informatiche e nozioni di meccanica.

M.G.: Le logiche di magazzino, di ricerca dei guasti e l’atteggiamento collaborativo verso i miei colleghi di lavoro mi hanno permesso di avere delle basi per affrontare il nuovo lavoro.

Che consiglio dareste a chi vuole fare un percorso professionale simile al vostro?

F.B.: Il consiglio che mi sento di dare è quello di non fermarsi solo ed esclusivamente a valutazioni puntuali riguardanti il presente, ma tenere anche conto della crescita professionale e degli stimoli che vi vengono presentati, a prescindere dall’azienda in questione.

Oggi, a distanza di anni, sono felice della scelta fatta all’epoca, a dimostrazione che a volte bisogna buttarsi nelle nuove sfide senza rimuginare troppo.

Una piccola vittoria che mi porto dietro, come detto in precedenza, è la nuova avventura che mi si prospetta dal 2023, a conferma del fatto che l’azienda crede e investe nelle proprie risorse e permette di crescere dal punto di vista umano e professionale.

M.G.: Difficile dare consigli, dipende molto da cosa spinge le persone a cercare il lavoro. Qui in Teddy spa e soprattutto nell’ambito dell’assistenza all’automazione, bisogna avere la mente aperta, imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e cercare sempre di superare se stessi per trovare la soluzione ai problemi che si possono incontrare. Se si ha voglia di imparare, migliorare e crescere, questo è il posto giusto.

 

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