Lunedì mattina, ore 09.00. Il team di recruiter è pronto: “Ragazzi stamattina pubblichiamo l’annuncio su tutti i portali, mi raccomando sono i primissimi giorni dalla pubblicazione in cui la probabilità di trovare i migliori candidati è al massimo. Rapidi, attenti, efficienti! Via.

Raccolta e Screening, l’ombra del recruitment

Gli annunci iniziano ad apparire nel web attraverso portali che mirano a catturare quanti più candidati da tutto il mondo. E mentre stai ancora pubblicando in qualche sito lento ma indispensabile per la tua ricerca inizia ad arrivare il fiume di candidature. È in quel momento che non fai altro che aprire CV, scorrere gli occhi su tutte quelle parole, tra inglesismi, grassetti, tabelle, punteggi, ed è tuo il compito di estrapolare significati. E allora inizi a smistare i cv tra quelli idonei, quelli che non ti convincono al massimo, quelli che chiameresti solo come ultima spiaggia, e quelli proprio da scartare. “Ma quanti CV inutili!” si sente urlare nel corridoio.

E passi ore con gli occhi arricciati a cercare di intravedere, al di là di quei documenti virtuali, il profilo del candidato ideale da contattare! Sai di essere un cacciatore di teste, sai che dalla tua capacità di vedere, analizzare, riconoscere, percepire, intuire, trovare, dipende il risultato di quella selezione. Ma non finisce qui! Perché l’obiettivo dei veri head hunter, la preda succulenta e abile nel non farsi trovare con facilità, si nasconde nei meandri del web, tra siti aziendali, social network e job community. Ti armi di pazienza e inizi la ricerca attiva, insinuandoti nella fitta rete del web e contattando albi, ordini, scuole, università, ispettorati ….

Dopo 3/4 giorni di fremito, caffè, scambi di cv tra colleghi, rapido ticchettare di dita sulle tastiere dei pc, dalle 200 candidature iniziali ti ritrovi sulla scrivania 10-20 Cv impilati. 
E sai che è in quel momento che inizi a divertirti. Quando il percorso selettivo supera la prima fase tutto si illumina, l’ufficio diventa dinamico, si parla di più con i colleghi condividendo impressioni sui candidati contattati, si prenotano appuntamenti per i primi colloqui e si incrociano le dita affinché tutto proceda senza intoppi e soprattutto senza retrocessioni, proprio ora che il mal di schiena iniziava a passare, e il tuo viso stava riprendendo colore!

Ma questa attività così lunga, ripetitiva e analitica quasi umiliante per il nostro cervello, elaboratore di informazioni ben più complesse, non potrebbe essere svolta da ciò che è stato creato proprio da esso per processare informazioni al suo posto?

Numerose sono le riflessioni, se cerchiamo sul web, rispetto all’avanzamento del mondo digitale nel mondo della selezione delle risorse umane. Fermiamoci un attimo a ragionare! Quanto risparmieremmo in termini di tempo e risorse se l’attività di ricerca e screening dei Cv fosse delegata ad un software adeguatamente programmato alle nostre esigenze

Approfondisci l’argomento:
“Chi o cosa ci selezionerò per il prossimo colloquio di lavoro?”

Le prime proposte di innovazione digitale in ambito recruiting

Nel 2014 nasceva un’App di origine russa, in grado di ricercare candidati e analizzare le loro qualifiche professionali: l’AmazingHiring, dall’idea del direttore generale di un’agenzia di ricerca del personale, che sognava un modo che facilitasse la drammatica, lenta e macchinosa fase di selezione e analisi dei candidati; lo sviluppatore di software, Vitaly Obernikhin, realizzò un’opera softweristica a tal fine che da uso personale divenne di portata internazionale.

AmazingHiring opera come un motore di ricerca attuando un’elaborazione di fonti disponibili in rete come social network, community professionali, forum; attua una valutazione attribuendo un punteggio da 1 a 5 a ciascun candidato sulla base di parametri di reclutamento pre-impostati.

Molte aziende che hanno iniziato ad usare AmazingHiring hanno dichiarato di risparmiare il 50% del tempo di selezione con ottimi risultati.

Chi lascia la via vecchia per quella nuova…

Ad oggi sempre più aziende fanno affidamento a Recruitment Software capaci di occuparsi efficacemente di questa fase, selezionando i candidati e categorizzandoli nel minor tempo possibile.

Potersi affidare ad un efficiente sistema informatico personalizzabile per reclutare i candidati si sta rivelando un’interessante facilitazione di un processo ad oggi ancora lento e noioso, rendendolo molto più fluido e probabilmente molto più preciso, bypassando l’errore umano associato alla discesa dei livelli di attenzione e motivazione di chi da 4 ore lavora ad un pc leggendo Cv quasi come un vegetale.

Poter fare uso della tecnologia, che non è altro che il frutto del genio umano, non deve essere intesa necessariamente come un pericolo che si nasconde dietro l’angolo pronto a rubarci il lavoro, dal momento che la macchina senza l’uomo governarla e programmarla non può sopravvivere. È l’uomo invece che servendosi di essa può aspirare a vivere il proprio tempo di vita, compreso quello lavorativo in modo più funzionale, piacevole e motivato.

Approfodisci ulteriormente l’argomento con l’articolo a tema:
“Le verità nascoste”

Post correlati

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This

Share this post with your friends!