Quando si parla di caratteristiche del leader si parla spesso di assertività, di autorevolezza, capacità di capire il livello di maturità dei propri collaboratori assumendo, per esempio, uno stile che va dal prescrittivo al partecipativo, di capacità di influenzare e coinvolgere toccando le corde motivazionali dei propri collaboratori. In sintesi, spesso, al leader vengono associate caratteristiche quali: competenza, autorevolezza, esempio, creatività.
Questo studio pone invece l’attenzione sull’umiltà, un punto di vista differente, che può dare spunti di riflessione interessanti.
Con che tipi di leader vi è capitato di lavorare in passato? Vi è mai capitato di lavorare con un leader umile? Secondo una ricerca condotta da Owens e Hekman (2016) un leader umile che ammette i propri errori e le proprie limitazioni, che mette in luce i punti di forza dei dipendenti e li loda, che sposta i riconoscimenti personali sulla squadra e che è aperto a feedback e consigli da parte degli altri membri del gruppo, porta anche i componenti del suo team a comportarsi nello stesso modo ed a mettere in primo piano il successo del gruppo piuttosto che il successo personale, portando ad un aumento della produttività.
Ma in che modo l’umiltà del leader viene “trasmessa” ai componenti del suo team? Secondo Owens e Hekman (2016) ciò avviene tramite il contagio sociale. Avete mai visto qualcuno ridere e improvvisamente vi siete messi a ridere anche voi? È tramite questo processo che l’umiltà si diffonde dal leader ai componenti del suo team. I leader sono modelli di comportamento per i dipendenti, in particolar modo in situazioni ambigue e poco conosciute. Una delle situazioni in cui l’umiltà potrebbe diffondersi maggiormente è quando i Leaders mettono da parte il loro potere gerarchico ed ammettono che hanno sbagliato. Questo comportamento manda il messaggio ai componenti gruppo che gli obiettivi collettivi hanno la precedenza sullo status personale.
Quando il leader riesce ad ammettere i propri errori ed agire verso l’obiettivo comune, crea un’atmosfera di promozione degli obiettivi di gruppo. I componenti del team o del reparto, quindi, invece che competere gli uni contro gli altri, sono spinti a mettere assieme i propri sforzi per raggiungere gli obiettivi comuni nel miglior modo possibile. Questo modo di agire, spesso, porta a livelli di performance del gruppo più elevati. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che questo clima di umiltà collettiva può portare i componenti del gruppo o del reparto a sentirsi più liberi di condividere e generare idee innovative.
Ad esempio, alcuni comportamenti tipici di un team in cui vi è umiltà collettiva sono:
- Quando un membro del team o del reparto riceve un riconoscimento, mette in luce il contributo apportato degli altri membri del team;
- Se il team non riesce a raggiungere l’obiettivo di performance prefissato, i membri identificano ed analizzano i loro punti di miglioramento per poter raggiungere l’obiettivo la volta successiva;
- Durante le sessioni di brainstorming, i membri del team sono aperti ad altre idee diverse dalle proprie;
- Se un nuovo membro suggerisce un’idea innovativa, il team implementa, o perlomeno prende seriamente in considerazione, quell’idea;
- I membri del team o del reparto si sentono di valutare le performance dei propri colleghi cosi come accettano che siano fatte critiche costruttive sulle proprie performance.
Riassumendo, i leader dell’organizzazione influenzano la performance sia a livello di team che di azienda. Dunque, invece di considerare come un punto di debolezza l’umiltà del leader, è da valutare come un aspetto di pregio, poiché spinge i componenti del team a mettere da parte la competitività ed a portare in primo piano gli obiettivi del gruppo, aumentandone la performance.
Riferimenti:
Owens, B. P & Hekman, D. R. (2016). How does leader humility influence team performance? Exploring the mechanisms of contagion and collective promotion focus. Academy of Management Journal, 59, 1088-1111.